Da non perdere i punti d’interesse locali e nelle vicinanze: Cerignola, Gargano, San Giovanni Rotondo, Foresta Umbra, Madonna dell’Incoronata, Scavi archeologici Herdonia (Ordona), Ippodromo dei Sauri, le terme di Margherita di Savoia, le saline di Margherita di Savoia, il Lago Salso e la Riserva Frattarolo.
Si offre escursioni nei rinomati luoghi religiosi della provincia di Foggia
Ben presto la grotta divenne un importante luogo di culto della cristianità, specialmente dopo l’VIII secolo, quando i Longobardi ne fecero il proprio santuario nazionale. Da Monte Sant’Angelo fu inoltre inviata in Francia, secondo la tradizione, la prima pietra di Mont Saint-Michel: questo spiega l’ incredibile numero di pellegrini che nell’antichità percorrevano la via Francigena, che univa i due principali luoghi del culto micaelico in Europa.
Anche i crociati si recavano al santuario prima di partire per liberare la Terra Santa. Proprio per questa sua centralità nel mondo longobardo e per l’importanza rivestita per molti secoli, Monte Sant’Angelo è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Questa zona è costellata di chiese ed eremi, come quello famoso dedicato alla Vergine Maria che si trova a Pulsano (circa 10 km da Monte Sant’Angelo). ma ci sono molti altri luoghi degni di essere visitati: a soli cinque minuti d’auto la Badia di Santa Maria di Pulsano; la Chiesa di San Pietro (di età altomedioevale, probabilmente intorno all'VIII secolo, è andata quasi del tutto perduta: oggi restano la zona absidale e tracce perimetrali); la Chiesa di Santa Maria Maggiore; il Castello (posto nella parte più alta della città, dall'aspetto imponente dovuto anche all'annessa "Torre dei Giganti", così denominata in quanto eretta con massi ciclopici); la maestosa Chiesa di San Francesco ed annesso Convento dei Francescani.
Il monastero conserva una reliquia attribuita all'apostolo evangelista Matteo (un dente molare), custodita in un reliquario seicentesco completamente d'argento.
All’interno del Convento la famosa biblioteca dedicata a "Padre Michelangelo Manicone da Vico", allestita nell'ultimo secolo in alcuni meandri del Convento (una volta adibiti alla rimessa del bestiame), con più di 60.000 volumi, che si attesta tra le più importanti di tutta la Capitanata grazie anche alla sua funzione di museo: all’interno la presenza di un notevole numero di opere d'arte (quadri, statue, simulacri...), la raccolta di antichissime Bibbie e innumerevoli mappe raffiguranti la Capitanata.
Sopra l'altare la statua di San Matteo: è il rifacimento di un Cristo effettuato da un frate verso la fine del '500, il quale gli mise in mano la penna con la quale l'Evangelista scrisse il Vangelo. La statua è completamente realizzata in legno d'olivo garganico e sul libro è riportata la data del 1596.
Sui muri si notano i resti di affreschi medievali, tra i quali vi è la rappresentazione di San Francesco in visita sul Gargano ed i resti di un Giovanni Battista. Lateralmente vi sono degli altari minori di stile barocco realizzati con pietra di Monte Sant'Angelo dedicati a San Giuseppe, all'Immacolata Concezione, a Sant'Antonio da Padova e a San Giovanni Battista, da cui si ha il nome canonico della chiesa.
Un ulteriore gioiello posseduto dal Santuario è l'organo, che si attesta tra i migliori della regione. E’ stato realizzato a Varese, ed inaugurato il 7 settembre 1991, con diversi tipi di legname pregiato: è un vero gioiello di tecnologia avanzata ed oggi, proprio grazie a questo, il Convento ospita numerose rassegne concertistiche.
La leggenda narra che nel 1001 un nobile conte di Ariano Irpino si recò al Bosco dell’Incoronata per una battuta di caccia; qui ferì un daino, lo inseguì e lo ritrovò accasciato ai piedi di una grande quercia. Avvicinatosi, vide la quercia illuminarsi, e nella luce apparve la Vergine Maria. Nel frattempo giunse anche un pastore di nome Strazzacappa, il quale vide i suoi buoi inginocchiarsi dinanzi all’albero. Meravigliati, il pastore e il conte guardarono in alto e videro, tra i rami, una statua di legno scuro raffigurante la Madonna con il Bambino Gesù. Il pastore prese una caldarella, vi versò dell’olio e l’accese, in onore della Madonna. L’olio durò miracolosamente per molti anni, attirando numerosi pellegrini. Per gratitudine, il conte fece edificare una cappelletta, in seguito ingrandita, fino a diventare quella che oggi si può ammirare in tutta la sua suggestione.
Il nuovo complesso architettonico del Santuario dell'Incoronata, opera dell'architetto Luigi Vagnetti di Roma, anche agli occhi di un profano appare come un “inno alla Puglia” e fu realizzato dagli anni 1954 al 1965. L'architetto si è ispirato infatti alle primordiali abitazioni edilizie della zona, quali la capanna e il trullo e con elementi tanto semplici ha ricavato incredibilmente una platea di grande luce ed un complesso sommamente originale: la grazia e la gentilezza conferiscono al complesso un aspetto suggestivo e spirituale.
Per gustare i sapori tradizionali della Puglia
e rilassare mente e corpo in una struttura immersa nel verde.
SS 16 Km 699,200 Contrada Posta Torre (22,77 km) 71045 Orta Nova
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